Il Colosseo è malato: la commissione scientifica internazionale che programmerà e controllerà il restauro del Colosseo sarà composta da 13 membri: 10 italiani e 3 indicati dal Consiglio d’ Europa.
I “dieci” sono: Attilio Stazio, presidente del comitato Beni archeologici, e Roberto Di Stefano, che guida il comitato Beni ambientali e architettonici; Evelina Borea, direttrice dell’ Istituto centrale del Restauro; il sovrintendente archeologico di Roma, Adriano La Regina (che dovrebbe essere il presidente); Amedeo Misiti, preside della facoltà di Ingegneria alla Sapienza di Roma (che ha gia’ svolto controlli sulle condizioni statiche del Colosseo); Giorgio Croci, ingegnere strutturista della stessa università, che ha fatto ricerche sul monumento; Mario Manieri Elia, docente di Storia dell’ architettura alla Sapienza; Giorgio Tecce, rettore della stessa università, e Mario Docci, preside di Architettura; segretario sara’ un dirigente dell’ Ufficio centrale, dove il “pool dei 13” ha sede.
La commissione collaborerà con la Sovrintendenza archeologica di Roma nella programmazione delle opere e degli esami preparatori del restauro e nella progettazione ed esecuzione degli interventi di recupero resi possibili dalla convenzione con la Banca di Roma che mette a disposizione 40 miliardi in quattro anni.
Sponsor giapponesi per il restauro del Colosseo. E’ questa una delle priorità dettate dalla missione del vicesindaco con delega al Turismo, Mauro Cutrufo, da ieri a Tokyo in occasione dell’apertura della Fiera internazionale del turismo che si aprirà oggi nella capitale nipponica con una settimana dedicata all’Impero romano.
Proprio come avvenne per il restauro della Cappella Sistina. L’opera di ristrutturazione pittorica più importante del Ventesimo secolo è stata realizzata a cavallo degli anni Novanta grazie a fondi giapponesi. In quel caso l’emittente «Nippon Television Network Corporation» investì ben 18 miliardi delle vecchie lire per garantirsi l’esclusiva delle immagini del restauro.
E dunque questo potrebbe avvenire di nuovo con il restauro del Colosseo, per il quale si stima un costo di circa 10 milioni di euro. «I giapponesi sono da sempre molto affascinati e affezionati alla cultura romana – spiega Cutrufo a margine della sessione dell’Italy-Japan Business Group inaugurata ieri mattina dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – la conferma di cià sta nel quadrimestre dedicato proprio all’Italia all’interno della Fiera internazionale del Turismo e, non a caso, la prima settimana è dedicata proprio all’Impero romano.
Adriano La Regina NON è PIU’ DA 5 ANNI, il sovrintendente archeologico di Roma.
Tanto è che abita senza titolo, pertanto “ABUSIVAMENTE” al museo Palatino.
Basta leggersi articoli come “la Regina e la sua reggia”.
L’informazione è importante, e dare notizie parziali o errate non è corretto.
PIERO IANNELLI
pierorm64@libero.it
Ciao Piero, grazie per la segnalazione. Purtroppo ho ripreso un articolo per come l’avevo letto e non sapevo questa informazione che hai dato. Ti invito però a moderare i toni e a scrivere commenti in target con quello che è l’argomento del sito, ovvero viaggi e vacanze, monumenti storia e disservizi, e non commenti polemici e volti a scatenare discussioni. Se vuoi dire la tua opinione sei libero di farlo, cerca però di stare in tema ed essere chiaro e sintetico 😉
Sono ospite di questo spazio, pertanto ringrazio di aver dato spazio alle mie parole. E onestamente datemi atto di esser stato in questo ultimo caso ben conciso e stringato.
I miei solo apparentemente sono commenti polemici, volti a scatenare discussioni.
Le mie affermazioni sono suffragate da ampie documentabili prove.
Affermazioni di cui risponderò in sede legale qualora se ne presenti necessità . Tanto è che per deresponsabilizzare il sito firmo con nome e cognome le mie lettere, peraltro facilmente riconducibili a me, data la mole(28’300) di lettere già inviate a mio nome.
Comprendo tuttavia, le motivazioni del richiamo, essendo questo non certo il luogo pertinente per esporle.
Nella vostra stessa risposta, parlate di “disservizi”
Vorrei farvi notare, che un “disservizio” non è semplicemente responsabilità , dell’ “uomo” preposto ad una determinata funzione, ma è responsabilità riconducibile ad una “gestione folle” della “cosa” pubblica.
Il Giornale di Napoli (18/1/2008) Napoli. Appalti truccati, indagato sovrintendente.Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione.
Gli scavi di Pompei, come molti altri musei sono un disastro, sono una vergogna, la quasi totalità è chiusa al pubblico.
Commissariati gli scavi di Pompei†Servizi igienici insufficienti e mal tenuti e tanti turisti protestano anche perché le audio guide non funzionano, non ci sono le mappe per visitare il sito, mancano i custodi, non c´è il posto di guardia medica, e troppi cani randagi che invadono il percorso dei visitatori. Tanti i cancelli che si trovano chiusi delle più belle case di Pompei. L´ultima casa aperta, dopo il restauro, è quella dei Ceii. Chi arriva trova chiusa per restauro la Casa dei Vettii, nel Foro, l´edificio di Eumachia, dove c´era il mercato della lana. Chiusa, ma visitabile con prenotazione on line la Casa degli Amorini Dorati. Del 05/07/2008 “
Questi disservizi, certamente non sono semplicemente imputabili al singolo lavoratore. Ultima “ruota del carro” sono responsabilità dei vertici.
Con le mie precedenti risposte, cercavo di mettere in evidenza queste responsabilità , non erano nè ingiuriose nè irrispettose men che mai offensive e lesive. Semplicemente analisi di una carriera costellata (da quanto leggo) da gare di apalto senza gara, di gestioni non certo trasparenti.
Scoprire che dopo 4 anni ancora Adriano La Regina viene chiamato Soprintendente, perdonatemi, è troppo.
Piero Iannelli
pierorm64@libero.it