Guida ai Monumenti di Roma: il Colosseo

Guida ai Monumenti di Roma: il Colosseo

Nella valle tra l’Esquilino, il Palatino e il Celio, il Colosseo originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio o semplicemente come Amphitheatrum, domina Roma sin dai tempi in cui fu inaugurato da Tito nell’80 d.C.

Un’inaugurazione solenne, i cui festeggiamenti si protrassero per ben cento giorni!

Capace di contenere fino a 50.000 spettatori, il più grande e importante anfiteatro del mondo, ha conservato nei secoli il valore di simbolo, sia la sua imponente bellezza che per le molte memorie storiche ad esso connesse.

Non vi è nel Medioevo e nel Rinascimento, come anche nei giorni nostri, veduta realistica e simbolica di Roma in cui non domini il grande anello murario del Colosseo.

Per spiegare come abbia assunto questo significato ideologico sin dalla sua creazione, non basta considerare la passione dei romani per i giochi del circo.

I gladiatori, i lottatori, le belve che venivano esibiti nell’arena venivano da tutte le parti del mondo conquistato dal grande Impero romano.

Gli spettacoli del circo erano dunque un momento di divertimento ma anche una specie di grande parata, di “trionfo” continuamente celebrato e rinnovato sotto gli occhi dei governanti e del popolo di Roma.

Per accogliere una così grande quantità di spettatori, inoltre, il Colosseo rispondeva anzitutto alle esigenze di una complessa funzionalità interna, un progetto in grado di assicurare soprattutto un rapido afflusso e deflusso di migliaia di spettatori, depositi di materiali e attrezzature per gli spettacoli.

Sotto la cavea, o gradinata per il pubblico, correvano grandi gallerie anulari, che si affacciavano all’esterno con tre ordini di arcate, a cui sovrastava un ultimo anello di muratura continua.

Nei primi tre ordini la struttura è di travertino nelle parti strutturali (una roccia sedimentaria calcarea, molto utilizzata a Roma fin dal I millennio a.C.), e di blocchi di tufo nei riempimenti.

La facciata esterna alta più di 50 metri con un diametro maggiore di 188, caratterizza il paesaggio urbano: in asse con il Foro, ne conclude la prospettiva monumentale, collegandola ai grandi complessi edilizi del Palatino, del Celio, dell’Oppio.

La sua forma si articola in quattro ordini, secondo uno schema tipico di tutti gli edifici da spettacolo del mondo romano, che comprendono anche (tra le lesene) riquadri pieni nei quali venivano montati gli scudi bronzei e delle mensole sporgenti, nelle quali erano montati i pali di legno che sostenevano il velarium, il telo di copertura che riparava gli spettatori.

L’arena ellittica, fulcro delle rappresentazioni, presentava ambienti sottostanti articolati da passaggi di servizio, sovrastati da una pavimentazione parte in muratura e parte in tavolato legno, e veniva ricoperta da sabbia sempre pulita, per assorbire il sangue delle uccisioni.

Per accedervi vi erano due ingressi: la Porta Triumphalis, utilizzata dai gladiatori, e la Porta Libitinaria, attraverso la quale venivano condotti i corpi esanimi dei combattenti.

Tra i giochi più popolari si svolgevano lotte tra animali, uccisioni di condannati ad opera di animali feroci e combattimenti tra gladiatori, che erano solitamente lo spettacolo serale.

Ciò che colpisce maggiormente, oltre alla sua monumentale bellezza, è come un edificio di tali dimensioni, quali il Colosseo, riesca ad armonizzarsi perfettamente a tutto ciò che lo circonda.

La sua forma tondeggiante era il fulcro del sistema di masse e di vuoti, cioè di edifici, di vie di piazze, che costituiva il tessuto del centro cittadino

Un edificio concepito in scala urbanistica, cioè in rapporto a tutta la zona monumentale e rappresentativa della città.

Una relazione ricercata tra lo spazio urbano circostante e il grande edificio, con un gioco di pieni e vuoti che svolgono anche aspetti più pratici.

Il grande spazio cavo dell’interno e le gallerie, definiscono la profondità o la spazialità interna della massa, che si va  assottigliando verso l’alto fino a concludersi nella superficie piana, ma allo stesso tempo assicurano la perfetta praticabilità dell’anfiteatro.

Nonostante Roma appaia in tutto il suo splendore come un unico nucleo monumentale, essa non nasce da un singolo progetto, ma è piuttosto un organismo complesso che si sviluppa nel tempo, secondo le necessità ed i gusti di una società sempre più varia ed animata, comunque rispettosa degli stili passati.

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