In ogni paese si festeggia in modo diverso, alcuni popoli lo celebrano addirittura in periodi differenti, ma quasi per tutti Capodanno è un’occasione per fare dei buoni propositi per l’anno nuovo.
La ricorrenza ha origini antichissime, risale infatti al periodo degli Dei romani.
Nell’ultimo dell’anno il popolo era solito festeggiare il dio dell’apertura e dell’inizio, custode dell’universo e della natura, Giano.
Il suo nome stesso evoca la porta, in latino ianua, e januarius è il mese che apre l’anno e dà inizio alle stagioni.
In alcuni luoghi del pianeta la notte del 31 dicembre si svolge con rituali strani e particolari, che rendono davvero peculiare ed originale questo momento dell’anno.
Le isole britanniche, con riferimenti ad antiche tradizioni pagane, utilizzano molto il fuoco per festeggiare Capodanno.
Nel nord dell’inghilterra per esempio, si svolge il Tar Bar’l Festival (il Festival del Catrame), che si celebra ad Allendale, nella contea di Northumberland.
La particolare processione vede coinvolti dei portatori, che per diritto ereditario hanno il compito di portare sopra la testa dei vassoi peini di catrame, ottenuti da vecchi barili di whiskey.
Dopo che si è appiccato il fuoco ad essi, gli uomini vestiti con sgargianti costumi tradizionali, devono coraggiosamente camminare con le fiamme alte sopra al proprio capo.
Alla fine le loro fiamme vengono scaricate in un colossale falò propiziatorio per il nuovo anno.
In Ecuador il 31 dicembre è il giorno dei cosiddetti “viejos años”: pupazzi riempiti di segatura con maschere di rappresentanti politici locali e internazionali, di personaggi famosi, o anche dei personaggi di cartoni animati.
I manichini che vengono disposti per le strade il giorno di Capodanno, sono costituiti da vecchi vestiti cuciti insieme e farciti di petardi.
Alcuni ecuadoriani, aspettando che a mezzanotte i pupazzi prendano fuoco, si vestono da “Viudas”, vedove dell’anno morente, e con abiti succinti neri chiedono denaro per poter pagare il funerale del marito (il vecchio anno).
Le Viudas, spesso uomini travestiti da donne, sono solite ringraziare per le offerte con una danza.
Il tutto si “placa” con la luce e il calore che allo scoccare della mezzanotte emanano i “ viejos años” infuocati.
Una tradizione che potrebbe invece appassionare gli amanti del cibo è quella dell’Estonia: qui si compiono ben sette pasti!
L’usanza di mangiare così tante volte il giorno di Capodanno, nasce dalla credenza che saziarsi porti prosperità e cibo abbondante per tutto l’anno.
Il numero sette non è scelto a caso, la convinzione è che mangiare 7 pasti in un giorno significhi possedere la forza di sette uomini.
Tuttavia, in tempi moderni, la celebrazione è divenuta una scusa per bere in modo esagerato, trasformando le feste in eventi di colossali bevute, piuttosto che di mangiate abbondanti.
Nelle Filippine il cibo è altresì importante ma anche in relazione alle temperature, il Capodanno diventa il momento celebrativo della frutta.
La tradizione impone di consumare abbondante frutta durante la cosiddetta “Media Noche”, la cena di mezzanotte che prepara all’arrivo del nuovo anno.
Durante la cena vengono consumati 12 diversi tipi di frutta, uno per ciascun mese del nuovo anno: l’importante è che la frutta sia di forma più rotonda possibile, in segno di perfezione e quindi propiziatoria di prosperità per il relativo mese.
Il prezzo della frutta durante questi giorni sale alle stelle: più il frutto avrà una forma che si avvicina alla sfera, più il suo costo sarà elevato.
Tra i riti più strani infine vi è quello che si svolge in Cile, nella località di Talca.
Molte famiglie la notte di Capodanno si recano al cimitero per celebrare l’arrivo del nuovo anno assieme ai loro amati defunti.
Il sindaco della città dà il permesso di aprire il cimitero, esattamente alle ore 11 per permettere alle persone con le luci e le candele di raggiungere le tombe di famiglia.
Si ritiene che questa tradizione sia nata nel 1995 quando una famiglia per prima scavalcò il muro del cimitero, per trascorrere il Capodanno vicino alla tomba del proprio padre, da allora circa 5.000 persone hanno adottato questa inusuale tradizione.
Se però si pensa ai gravi danni che ha subito Talca dal terremoto del 2010, forse si riesce a comprendere come questa particolare tradizione abbia avuto seguito.
E tu come passerai il Capodanno? Raccontaci dei tuoi progetti e delle tue vacanze!
Buone feste da Nerverland.com